AYMONE POLETTI
Memory/Growth/Life
Aymone Poletti, Fragile X – installazione con gusci d’uova, sale, inchiostri giapponesi, ciotole raku, 2017.
AYMONE POLETTI
PRECIOUS
Memory\Growth/Life
PROGETTO PER VAP (VENICE ART PROJECT)
INSTALLAZIONE SITE SPECIFIC / FOTO AL SALE / PICCOLE INSTALLAZIONI
8 LUGLIO– 5 AGOSTO 2017
Presso
VAP (Venice Art Projects)
Fondamenta San Gioacchin 1830
Castello, Venezia
Dal mercoledì alla domenica, ore 15-19
IL PROGETTO
L’universo dell’artista: prezioso, fragile e nascosto come l’interno di un uovo.
Lo spettatore si muove nello spazio di una vecchia becarìa di proporzioni auree.
Le pareti in marmo sono lasciate allo stato originale, mangiate dal sale e si prestano da cornice per le opere di Aymone Poletti, alcune concepite espressamente per l’occasione come site specifc. Nell’antica cella frigorifera (anch’essa di proporzioni auree) si trova, per esempio, un’opera composta da gusci di uova e da ceramiche lavorate per giorni con sali e inchiostri. Sono necessari circa 500/600 gusci e frammenti di uova per creare questo universo ai piedi del pubblico. Si tratta di una metafora: il lavoro per creare le uova è paziente e delicato, come lo è il costante impegno dell’artista. Necessita di tempo e dedizione. Ogni frammento d’uovo è infatti bollito a 4 riprese con sali e inchiostri giapponesi dalla diversa saturazione e consistenza. Sono necessari 4 giorni per ogni frammento. Dunque si tratta di un lavoro che mette in risalto il valore del tempo e di ogni attimo della propria vita.
Sarà anche presentata una serie recente di fotografie lavorate al sale e installazioni più piccole dell’artista ticinese.
Del perché fermare il tempo
«I più recenti lavori di Aymone Poletti paiono fermare il tempo, fissare la memoria. Le sue opere divengono come uno specchio istantaneo della memoria. Siano esse paesaggi che, nelle mani dell’artista, si trasformano in una sindone silenziosa di un territorio mentale, o siano esse fotografie, sovente ritratti d’epoca, che attraverso alchemiche elaborazioni (processi di bollitura e cristallizzazione con sali e inchiostri giapponesi) vengono intaccate da cristalline incrostazioni, come licheni lentamente cresciuti su una superficie rocciosa.
Sotto questa spinta creativa, l’atto della memoria in Aymone Poletti trascende la registrazione di un dato imposto alla coscienza dalla realtà esteriore. Questi lavori ci consegnano un’immobile e raffinata traccia di ciò che è stato: un invito a scoprire un’impronta del tempo di qualcosa che non è più, se non dentro di noi e nella nostra capacità di reinventarlo».
Rolando Zuccolo
COME ARRIVARE
IN CONCOMITANZA CON LA
BIENNALE D’ARTE DI VENEZIA 2017
VAP – VENICE ART PROJECT
VAP Venice Art Projects è una Start-up ideata e realizzata da Edoardo Cimadori, project manager e produttore di esposizioni d’arte contemporanea a cavallo tra Belgio e Italia. VAP è nata con l’obiettivo di presentare e promuovere artisti, arte contemporanea, design e arti performative nelle proprie sedi, cinque ex antiche botteghe artigiane localizzate a Venezia nel suggestivo sestiere di Castello. Per l’occasione Aymone Poletti, con il sostegno di Artrust, espone le sue opere in una antica becarìa appena restaurata.
AYMONE POLETTI
Aymone Poletti (1978) ha studiato a Mendrisio dove si è diplomata all’Accademia di Architettura e successivamente all’Università della Svizzera italiana a Lugano con un master in Comunicazione interculturale e alla ZHAW di Winterthur in Arts Management. Nel primo semestre del 2015 è stata “artista in residenza” presso la Cité des Arts a Parigi dove ha seguito, tra l’altro, i corsi all’Académie de la Grande Chaumière.
Attualmente vive e lavora a Lugano. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, in Svizzera e all’estero.
Fotografie
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