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LETIZIA CARIELLO

Carillon - Opera per archi
@LAC Lugano

LETIZIA CARIELLO

CARILLON – OPERA PER ARCHI.
DAL 27 OTTOBRE AL 28 NOVEMBRE

 

Presso
LAC Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6
CH – 6901 Lugano

L’artista riscatta da AXA-Art due violoncelli incidentati, una cassa di risonanza e degli archetti ormai inutilizzabili, privati non solo del corpo ma della stessa natura : la possibilità di creare suono, di regalare armonia.
Letizia li cura con protesi di acciaio e velluto rosso restituendo loro una nuova voce. Non è più la mano del musicista che si serve dell’archetto per sfiorare le corde e produrre suono, ma è la musica stessa che vibra dal ventre degli strumenti rinati. Una armonia nuova, diversa che nasce dalla Natura : il suono registrato nello spazio prodotto dagli anelli di Saturno e dal Sole stesso. La melodia si diffonde ogni qual volta ruotati i violoncelli tornano lentamente al loro punto di partenza, disegnando un arco di cerchio. L’eterno ruotare del tempo e dei pianeti è materializzato dal calendario inciso su un grande disco di acciaio.
Con Carillon – Opera per archi, l’uomo suona la voce dello spazio.

Il lavoro è stato prodotto da Galleria Massimo Minini, con il patrocinio di Axa-Art e il supporto di LCA Studio Legale.
L’artista ringrazia Giorgio e Gabriella Antonini, insostituibili promotori della presentazione di Carillon al pubblico del LAC.

L’ARTISTA

Letizia Cariello è nata a Copparo da una famiglia di origini napoletane dedita alla scultura da oltre duecento anni. Prima di concentrarsi sull’impegno dell’arte, ha lavorato per il cinema in Italia e Stati Uniti. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Il lavoro di Letizia Cariello esplora attraverso media diversi, i temi del corpo, del tempo e la sua relazione con gli oggetti. Essi sono indagati nell’ambito delle relazioni tra spazio interiore ed esterno, degli affetti e della ricerca spirituale con particolare attenzione agli Angeli.
Questi argomenti caratterizzano le performance, le installazioni e  la sua produzione fotografica.
Particolare attenzione è dedicata al tema del tempo, che viene esplorato attraverso la scrittura dei “calendari”: una lunga sequenza di numeri e lettere che rappresentano un’esercizio di meditazione occidentale inteso a materializzare in forma percepibile il tempo.
L’uso del filo rosso sia nel ricamo che nelle installazioni, incarna l’attitudine di ascolto ed aiuto dell’artista  verso la realtà che la circonda.
Vive e lavora a Milano dove insegna Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

VIDEO

 

 

«Carillon  – opera per archi è un’installazione multimediale che nasce dai pensieri di aiuto, ascolto tempo e cura, che sono i fili conduttori del mio lavoro».


LETIZIA CARIELLO

 

ARTRUST E LETIZIA CARIELLO

«L’incontro con Letizia Cariello nasce, come spesso capita, da un incontro casuale, da un’amicizia comune che ci ha permesso di conoscerci. Fin da subito è scattata un’empatia che ci ha reciprocamente spinto ad approfondire la nostra conoscenza, nel segno dell’amore per l’arte. 

Poi una serie di coincidenze favorevoli ha fatto si che questo rapporto potesse evolvere in una vera e propria collaborazione. Le nostre strade si sono infatti incrociate nell’anno che Artrust ha deciso di dedicare alle artiste donne, e nel momento in cui Letizia si approcciava per la prima volta al palcoscenico svizzero con l’installazione “Carillon – Opera per archi” al LAC di Lugano.

L’occasione della fiera WopArt ha segnato l’inizio di questa collaborazione: presso il nostro stand abbiamo infatti proposto una selezione di disegni di Letizia. 

Si tratta per noi di un percorso nuovo, perché solitamente non collaboriamo con artisti contemporanei. È una strada che abbiamo deciso di percorrere insieme a Letizia, supportandola nella sua presenza sul territorio elvetico, per una ragione che, come sempre nella mia esperienza, nasce dal gusto personale: amo le opere di Letizia e per questo sono felice di poter contribuire alla loro diffusione».

Patrizia Cattaneo Moresi, Direttrice di Artrust.

«Io e Patrizia ci siamo incontrate per un disegno del destino. Quando capitano cose come queste ci si rende conto che il nostro margine di manovra sugli accadimenti della vita consiste essenzialmente nell’ascoltare la voce del cuore assecondandoli.

“ASCOLTA SEMPRE LA TUA PRIMA SENSAZIONE. La testa deve rimanere indietro”, è l’insegnamento dell’Angelo e così è.

Vedo nell’unire la mia strada con quella di Artrust una dimensione di prospettiva e di futuro che mi dà un senso di sollievo mentre raccolgo le mie forze. Sono sempre stata attratta è ispirata dalla porta Svizzera sul mondo. É una libertà mitteleuropea e insieme globale che resiste inossidabile dal tempo della pianta della abbazia di san Gallo e Patrizia la incarna alla perfezione. Sento una energia costruttiva concreta e sensibile, empatica ma estremamente rispettosa del mistero del processo creativo.

Questa giovane donna procede con passo sicuro proprio perché si concentra sul passo. In questo assomiglia molto ai miei calendari».

Letizia Cariello

copertinadarte

Fotografie
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