Sagittaire/Rider

Tecnica: resina di poliestere e base in acciaio
Dimensioni: 134 x 124.50 x 30.50 cm
Data: non disponibile
Firma: no
ID: 1298
Prezzo: su richiesta

Descrizione

De Saint Phalle Niki(1930-2002)

Pittrice e scultrice francese, nasce in un sobborgo di Parigi ma cresce a New York. Giovanissima si sposa lo scrittore americano Harry Matthews e dopo il divorzio vive a Parigi con lo scultore Jean Tinguely, aderendo al gruppo artistico Nouveaux Réalisme di cui il nuovo compagno fa parte. Alle esposizioni del gruppo acquisce notorietà presentando i Tiri o Shooting paintings: una serie di azioni durante le quali il pubblico o l’artista stessa spara con la carabina su dei rilievi di gesso dentro ai quali si trovano dei sacchetti di pittura che esplodono al momento dell’impatto. La sua consacrazione artistica avviene però con le Nanas, sculture realizzate con vari materiali e rappresentanti figure femminili spesso in maniera provocatoria, fatto che disorienta i tradizionalisti ma che le garantisce una crescente popolarità, con l’installazione delle sue opere in numerose città europee. Dalla collaborazione con Tinguely nasce il grande progetto del Giardino dei Tarocchi, un giardino artistico realizzato in Toscana e ispirato al Parco Güell di Gaudi a Barcellona e al Giardino di Bomarzo: un gruppo di ventidue sculture monumentali ispirate agli arcani maggiori dei Tarocchi, costruite in cemento armato e ricoperte da un mosaico di specchi, vetri e ceramiche colorate. Sempre con Tinguely, Niki de Saint Phalle realizza la Fontana Igor Stravinski nella piazza del Centre Pompidou a Parigi. Le opere dell’artista sono state presentate in numerose esposizioni internazionali di tutto il mondo.

Tinguely Jean (1925 – 1991)

Nasce a Friburgo e si forma a Basilea, città in cui scopre l’arte di Schwitters e Klee e si appassiona alla scuola Bauhaus.  In gioventù Tinguely si dedica alla pittura e produce quadri in cui sono individuabili riferimenti a Dalì, Mirò e Klee. Presto però si rende conto che la pittura non gli consente di esprimersi liberamente. Il trasferimento a Parigi e la succesiva adesione al gruppo Nouveaux Réalisme danno nuova linfa alla sua arte e lo spingono verso la scultura: nascono i primi lavori tridimensionali di dimensioni ridotte e dominate da un’ispirazione ironica e giocosa, realizzate con parti di giocattoli, fili metallici, leve, ingranaggi, e visibilmente influenzate dalla poetica dadaista. Nello stravolgere volutamente il senso degli oggetti, nel generare straniamento, nel giocare con la sorpresa, rende omaggio alle provocazioni e ai paradossi di Duchamp, così come ai dipinti “meccanomorfici” di Picabia. A partire dai primi anni Sessanta, Tinguely si impegna nel realizzare opere di dimensioni sempre più rilevanti: meccanismi complessi attraverso i quali si precisa la visione del mondo dell’autore, incentrata sull’assurdo, su lampi di gioia e di sofferenza, sull’alienazione, sull’illusione, sul sogno. Dalla relazione con l’artista francese Niki de Saint Phalle scaturiscono opere monumentali come la Fontana Igor Stravinski nella piazza del Centre Pompidou a Parigi e le sculture installate nel Giardino dei Tarocchi in Toscana.