Serge Brignoni
“Tra immaginario e reale”
Dagli esordi all’approdo surrealista: le visioni colorate e oniriche dell’artista ticinese.
La nuova mostra dal 2 settembre al 13 dicembre, a Melano.
Artrust riapre i battenti della propria sede espositiva di Melano, in via Pedemonte di Sopra 1, con una nuova mostra dedicata all’artista di origini ticinesi Serge Brignoni, “Tra immaginario e reale”.
La mostra è un viaggio attraverso le diverse fasi della carriera di uno degli artisti svizzeri più distintivi del XX secolo. Attraverso una selezione di opere che spaziano dagli esordi impressionisti, passando per le influenze cubiste, sino all’approdo al Surrealismo, questa esposizione celebra la visione unica di Brignoni, caratterizzata da una vivace esplosione di colori e una profonda esplorazione dell’immaginario.
Ne emerge la capacità dell’artista ticinese di fondere il fantastico con il reale, creando composizioni oniriche e antropomorfe che riflettono una tavolozza ricca e luminosa. Dalle sue prime influenze artistiche in Svizzera e in Europa, fino al periodo parigino segnato dal contatto con il Surrealismo, Brignoni ha saputo trasformare la realtà in una continua esplorazione del meraviglioso e del fantastico.
VISITA LA MOSTRA
Dal 2 settembre al 13 dicembre
Apertura dal martedì al venerdì
Dalle 10 alle 18.
Chiusura nei giorni festivi
Presso Artrust, via Pedemonte di Sopra 1, 6818 Melano
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
«“Tra immaginario e reale” è un omaggio alla capacità di Brignoni di creare un universo visivo in cui il sogno e la realtà si intrecciano in un’armonia di colori e forme straordinarie».
Patrizia Cattaneo Moresi
Serge Brignoni (1903-2002)
Pittore e scultore ticinese, Serge Brignoni vive a Berna, a Berlino e a Parigi entrando in contatto con gli esponenti delle maggiori avanguardie artistiche dell’epoca. Grazie all’incontro con André Breton e Tristan Tzara, Brignoni abbandona le sperimentazioni cubiste ed espressioniste e si avvicina al Surrealismo, condividendone la poetica e le finalità artistiche. Si appassiona ai linguaggi figurativi delle culture semplici, integrando la scultura lignea e l’uso di materiali eclettici nella propria pratica fino a divenire un convinto assertore delle poetiche primitiviste che declinerà in una personale ricerca di sintesi tra volumi semplici e contenuti elementari. Attraverso la sua ricerca artistica Brignoni sviluppa le tematiche delle metamorfosi, dei frammenti vegetali e animali e sperimenta le tecniche della litografia, il collage, il bassorilievo dipinto e la scultura in ferro. Fin da giovane le sue opere sono state incluse nelle più importanti esposizioni internazionali surrealiste. In Svizzera si ricorda la grande retrospettiva del 1997 al Kunstmuseum di Berna.