Reiter auf violetten Grund

Tecnica: litografia a colori su carta  1/65
Dimensioni: 74 x 52 cm
Data: 1955
Firma: in basso a dx.
ID: 288

Descrizione

Marini Marino (1901-1980)

Studia all’Accademia di Belle Arti di Firenze rivelandosi talentuoso nella pittura e in particolare nella scultura: la sua maestria nelle arti plastiche gli permette infatti di ottenere, a partire dal 1929, la cattedra di insegnante di scultura presso la scuola d’arte della Villa Reale a Monza. Nel frattempo, nella vicina Milano tiene mostre personali che gli permettono di farsi conoscere dal pubblico generalista e di settore, critici e artisti in primis. La consacrazione a livello nazionale e internazionale avviene negli anni Trenta e Quaranta: si ricordano in particolare il primo premio per la scultura alla Quadriennale di Roma (1935) e la partecipazione alla XXIV Biennale di Venezia, occasione nella quale stringe amicizia con il grande scultore Henry Moore e conosce il gallerista americano Valentin che lo spinge a esporre negli Stati Uniti. Nel mezzo vive l’esperienza della Guerra che segna il suo immaginario e al contempo gli permette di entrare in contatto con i maestri dell’arte contemporanea che si erano come lui rifugiati in Svizzera (Giacometti, Wotruba e altri). Negli anni a seguire la fama di Marini aumenta sempre di più e con essa i riconoscimenti che celebrano un artista capace di realizzare la tradizione nella modernità attraverso una poetica che affonda nel mitico e nella storia remota e riconducibile a tre fondamentali motivi: il ritratto, il nudo femminile (le Pomone) e l’uomo a cavallo interpretati con soluzioni formali di arditissima inventiva.